lunedì 22 marzo 2010

Text 2.0 - Quando un libro sa di essere letto

Si chiama Text 2.0, e rivoluzionerà il vostro modo di leggere nei prossimi anni. Buona visione.




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mercoledì 20 gennaio 2010

Ai confini



Se una foto vale più di mille parole, allora un video vale più di tutte le enciclopedie di questo mondo. In sei minuti ti accorgi che l'immenso è più grande della tua immaginazione stessa. Niente parole, solo stupore.


Smimolateci su.


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martedì 19 gennaio 2010

Il braccio della speranza



Claudia ha 28 anni ora. Ne sono passati già 5 da quel giorno, quel brutto giorno in cui l'incidente le strappò un braccio, letteralmente. Ma la vita va avanti, e i problemi si affrontano. Claudia lo sa. E per questo ha scelto di farsi creare a Chicago un (forse non tanto bel) braccio meccanico.


La vita di Claudia è stata resa migliore da una delle ultime frontiere della tecnologia, la bionica. Questa studia e crea macchine in grado di mimare le funzioni di organismi interi o di sue parti. Metallo e cervello diventano collegati; carne, silicio e alluminio si mischiano. C'è già chi parla di un uomo migliore, dell'Homo Bionicus, convinto che nel prossimo futuro non potremo fare a meno di renderci più forti, veloci, resistenti attraverso nuovi arti, esoscheletri e altri organi sintetici, che saranno disponibili al pubblico non appena la tecnologia dietro sarà stata perfezionata.


C'è invece chi, pensando alla bionica, parla con tono disperato del tramonto dell'uomo, con tutte le sue emozioni, sensazioni e particolarità. Se un "cyborg senza anima" dovrà sostituirci, allora no, loro non ci stanno.


I prossimi anni ci diranno chi avrà ragione e chi torto. Nel frattempo, a me basta sapere che Claudia ha di nuovo un barlume di speranza, tutto qui.


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giovedì 14 gennaio 2010

Che farò da grande? Il costruttore di gambe!



Dove vi immaginate a vent'anni da ora? Chiusi in un ufficio dalle pareti bianche, con colonne di documenti che dominano la scrivania in legno? Oppure fuori dall'atmosfera terrestre, a guidare una navicella? O magari circondato da robot che vi aiutano ad operare un paziente? Eh già, secondo una commissione scientifica inglese, gli ultimi due scenari saranno più che plausibili.

Il governo oltre la Manica ha richiesto dalla compagnia Fast Future la preparazione di un rapporto che descriva i nuovi lavori che si potranno intraprendere dal 2030. Con l'aiuto di esperti in tecnologia e futuristi, sono affiorati risultati davvero interessanti.

Addio al medico di famiglia e al suo stetoscopio: i robot ci chiederanno di tossire e dire trentatré, mentre il dottore sarà dietro il computer a dirigere il tutto.

Col turismo spaziale che si espanderà, di certo non ci troveremo senza piloti di navicelle. Anzi, andrà proprio in voga guidare veicoli così in altro da poter vedere l'intera Africa e Asia dal finestrino.

Inoltre, nuovi tipi di business arriveranno, che avranno un forte impatto non solo nel nostro portafogli, ma anche nello sport da professionisti. Ad esempio, invece di aspettare che un giocatore di calcio si consumi una gamba, perchè non costruirne una di ricambio subito e poi sostituire la vecchia ai primi segni di fiacchezza?

Se già si spendono € 80 milioni per un giocatore, qualcosina in più per una gamba nuova non dovrebbe essere un problema...

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lunedì 11 gennaio 2010

La teoria dello spasso

“Notizia straordinaria: addio noia e frustrazione a scuola. D’ora in poi, solo divertimento sarà permesso negli istituti scolastici.” Sarebbe questo il titolo nelle prime pagine dei giornali di un ipotetico mondo dove la teoria dello spasso fosse applicata.


Eh già, ormai è provato: divertirsi non solo fa stare bene, ma semplifica anche l’apprendimento. I motivi sono tre:


1. Il divertimento fa funzionare meglio il cervello, e migliora le sue prestazioni. Con le tecniche d’apprendimento classiche, solo l’emisfero sinistro (quello razionale) del nostro cervello è in funzione. Invece, pare che quando te la spassi anche il destro (quello dove risiedono gli impulsi irrazionali ed emotivi) si unisca alla festa.

2. Il divertimento vi droga. Causando il rilascio di sostanze chimiche come l’endorfina, la serotonina e la dopamina, lo spasso stimola emozioni positive e il rilassamento, dandovi la giusta predisposizione per imparare.

3. Lo spasso fa sentire bene, punto! Imparare divertendosi cancella ogni forma di paura di non farcela, la frustrazione nel commettere errori e il peso del giudizio. Che c’è di meglio!


Un fantastico e semplice esempio della teoria dello spasso è mostrato nel video sopra. Trasformando le scale tradizionali di una metropolitana in un mega-pianoforte, il numero di persone che non ha usato le scale mobili è aumentato del 66%!


Ok, so che per farvi divertire studiando Leopardi o complicati polimerati ci vorrà molto di più che uno strumento musicale gigante da calpestare... Su, non demordete, smimolando le meningi qualche spassosa idea arriverà.


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